La speranza e resilienza nei giovani rifugiati

Venerdì 20 giugno celebriamo la Giornata Mondiale del Rifugiato — un momento per fermarci, riflettere e dare voce a milioni di persone costrette ad abbandonare la propria terra in cerca di sicurezza. È una giornata che non si limita a sensibilizzare sulla condizione dei rifugiati nel mondo, ma che onora profondamente la loro forza, il loro coraggio e la loro resilienza davanti a conflitti, persecuzioni e violenze.
Tra queste persone ci sono migliaia di bambini e adolescenti che viaggiano da soli. In Italia, a dicembre 2024, si contavano 19.215 minori stranieri non accompagnati (MSNA) registrati. Si tratta di giovani spesso in fuga da guerre, violenze o povertà estrema, provenienti in particolare da Egitto, Ucraina, Tunisia e Guinea.
La loro storia è segnata dalla perdita del luogo che chiamavano casa — non solo come spazio fisico, ma come rifugio affettivo, culturale e identitario. Lasciare tutto ciò che è familiare, spesso all’improvviso e senza sapere se potranno mai tornare, rappresenta un trauma profondo che si somma a quello del viaggio stesso.
Per saperne di più sulle esperienze vissute da questi giovani rifugiati e sul modo in cui possiamo aiutarli a creare un senso di casa, leggete l'articolo sul blog di Save the Children Italia!