Save the Children, un decalogo utile a genitori e insegnanti per spiegare la guerra ai bambini/e
Con l'intensificarsi delle ostilità in Ucraina, bambini e bambine potrebbero essere esposti a notizie, storie o ad immagini trasmesse dai vari media, che potrebbero suscitare in loro sentimenti di preoccupazione, ansia e paura e che genitori e tutori devono affrontare. Per sostenere tutti gli adulti che si trovano nella situazione di dover spiegare ai bambini/e qualcosa che potrebbero non comprendere, come la guerra, Save the Children ha stilato un elenco con facili consigli da seguire per affrontare le paure dei più piccoli/e.
“Quello che sta accadendo in Ucraina può essere fonte di preoccupazione sia per i bambini/e che per gli adulti. Ignorare o evitare l'argomento può portare più piccoli a sentirsi persi, soli e più impauriti, il che può influire sulla loro salute e il loro benessere. È essenziale avere conversazioni aperte e oneste con i bambini/e per aiutarli a elaborare ciò che sta accadendo”, ha affermato Erika Russo, psicologa e responsabile area psicosociale e case-management di Save the Children Italia.
Gli esperti di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, hanno stilato alcuni strumenti e suggerimenti che genitori e caregiver possono utilizzare con i bambini per affrontare la delicata conversazione sulla guerra:
1. Trova il tempo di ascoltare tuo figlio quando vuole parlare
Dai ai bambini/e lo spazio per dirti quello che sanno, come si sentono e per farti domande. Potrebbero avere un quadro della situazione completamente diverso da quello che hai tu. Prenditi il tempo per ascoltare ciò che pensano e ciò che hanno visto o sentito.
2. Adatta la conversazione al bambino/a
Sii consapevole dell'età del bambino o della bambina mentre ti approcci alla conversazione con lui/lei. I bambini/e piccoli/e potrebbero non capire cosa significhi conflitto o guerra e potrebbero aver bisogno di una spiegazione adeguata all'età. Fai attenzione a non spiegare eccessivamente la situazione o a non entrare troppo nei dettagli poiché ciò potrebbe far crescere in loro un’ansia inutile. I bambini/e più piccoli potrebbero essere appagati anche soltanto con la spiegazione che a volte i paesi combattono tra loro. È più probabile che i bambini/e più grandi sappiano cosa significhi la guerra, ma possano comunque trarre sostegno dal parlare con te della situazione. Generalmente, i bambini/e più grandi sono più preoccupati dai discorsi sulla guerra perché tendono a comprenderne i pericoli meglio dei bambini/e più piccoli.
3. Dai importanza ai loro sentimenti
È importante che i bambini/e si sentano supportati nella conversazione. Non dovrebbero sentirsi giudicati e hanno bisogno di sentire che le loro preoccupazioni vengono prese in considerazione. Se i bambini/e hanno la possibilità di avere una conversazione aperta e onesta su cose che li turbano, possono sentirsi sollevati e più sicuri.
4. Rassicurali che gli adulti di tutto il mondo stanno lavorando duramente per risolvere questo problema
Ricorda ai bambini/e che non è loro compito risolvere questo problema. Non dovrebbero sentirsi in colpa di continuare a giocare, di incontrare i loro amici o di fare cose che li rendono felici. Mantieni la calma quando ti approcci alla conversazione. I bambini/e spesso copiano i sentimenti dei loro caregiver: se sei a disagio per la situazione, è probabile che anche tua/o figlia/o sarà a disagio.
5. Offri loro un modo pratico per aiutarli
Sostieni i bambini/e che vogliono dare una mano. I bambini/e che hanno l'opportunità di aiutare le persone colpite dal conflitto possono sentirsi parte della soluzione. I bambini/e possono creare raccolte fondi, inviare lettere ai decisori locali o creare disegni che chiedono la pace.
Così come a casa, anche a scuola è fondamentale non ignorare i sentimenti di paura e ansia che un conflitto, anche solo visto in tv, potrebbe suscitare nei bambini/e. Gli insegnanti e gli educatori potrebbero affrontare la discussione magari utilizzando strumenti che le bambine e i bambini conoscono molto bene.
• Creare dei momenti in cui si analizzano insieme le notizie: soprattutto, lasciare spazio alle loro domande
• Suggerire libri da leggere sul tema della guerra e della pace: le letture tematiche possono aiutarci ad affrontare questioni delicate soprattutto con i più piccoli, promuovendo una riflessione sul contributo che ognuno di noi può offrire per promuovere la pace
• Dare spazio alle testimonianze dei coetanei: le storie personali hanno sempre un grande impatto sugli adulti così come sui bambini/e e possono servire anche a comprendere meglio la situazione, sfruttando l’empatia e l’immedesimazione. La narrazione autobiografica può essere molto utile non solo per capire le condizioni dei bambini/e in guerra, ma anche per conoscere i loro sogni e le loro speranze
• Utilizzare una storia o un libro illustrato: per parlare di un tema così delicato ai più piccoli, può essere di grande aiuto partire da una storia pensata e creata proprio per loro. E, perché no, anche usare una storia scritta dai bambini/ stessi.
Save the Children opera in Ucraina dal 2014, fornendo aiuti umanitari essenziali ai bambini/e e alle loro famiglie, sostenendo il loro accesso all'istruzione, supportandoli a livello psicosociale, distribuendo kit invernali e kit per l'igiene, e fornendo denaro alle famiglie. Inoltre, i nostri specialisti aiutano i bambini/e a superare l’impatto mentale e psicologico delle loro esperienze di conflitto e violenza e ad aumentare la loro capacità di far fronte allo stress nella loro vita di tutti i giorni.
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