Suggerimenti per il terzo settore
Riflettere sull’importanza delle attività extrascolastiche offerte dalle organizzazioni e associazioni del Terzo Settore sul territorio, che hanno il compito di contribuire al recupero delle competenze sociali ma anche delle competenze cognitive e non cognitive.
INTRODUZIONE
Troppo spesso il supporto ai bambini/e e agli adolescenti è delegato esclusivamente ad alcune figure di riferimento, come gli insegnanti, educatori, pediatri, specialmente per quanto riguarda il contrasto a fenomeni come la povertà educativa e la dispersione scolastica. Il vero avanzamento è invece considerare l’educazione e lo sviluppo del bambino/a una questione che coinvolge tutta la comunità. Una comunità che diventa appunto “educante” e che si concretizza nella rete di soggetti che, in un determinato territorio, decide di assumere una responsabilità condivisa per la crescita dei bambini, delle bambine e degli adolescenti.
Costruire una “comunità educante” vuol dire quindi impegnarsi per rigenerare il territorio, a partire dai diritti dei bambini/e, promuovendo la bellezza, l’inclusione e l’accoglienza, la legalità, la cultura, la tutela dell’ambiente, la valorizzazione delle differenze, la cittadinanza attiva.
Il ruolo del costruire una “comunità educante” è cruciale già in tempi ordinari, e lo è ancora di più in risposta alla pandemia, proprio perché in questo momento di riapertura nella risposta all’emergenza, servirà sempre di più un’integrazione dei servizi territoriali.
I servizi educativi integrativi sul territorio sono fondamentali anche per ristabilire le relazioni e recuperare le amicizie tra pari, oltre a coltivare interessi e talenti, che in questo periodo di distanziamento si sono allentanti e hanno quindi bisogno di essere rafforzati.
Obiettivi:
• Ottimizzare il lavoro delle figure di riferimento del terzo settore
CONSIGLI DI AZIONI RIVOLTE AI COMUNI O AD ENTI TERRITORIALI PROMOTORI (SCUOLE, ENTI DEL TERZO SETTORE ECC.) PER FAVORIRE LA RESILIENZA DI COMUNITA':
• Sviluppare alleanze di comunità tra scuole, istituzioni, enti del terzo settore e altre associazioni del territorio al fine di ampliare l’offerta educativa e rafforzare i fattori di resilienza che ruotano attorno ai bambin/e e gli adolescenti
• Condividere gli spazi e ottimizzare le possibili offerte educative sul territorio mediante un coordinamento dei servizi attivi. Fare della scuola un “polo educativo” aperto al territorio, dove realizzare attività culturali e di socialità.
• Coinvolgere attivamente la comunità nella definizione di proposte e risoluzione di problemi
• Migliorare il senso di consapevolezza di ciò che gli adulti e le istituzioni hanno vissuto (lockdown) e che stanno vivendo attraverso incontri di supporto e condivisione dei vissuti emotivi della comunità di riferimento, per confrontarsi e ripartire insieme.
• Supportare e sostenere tutti gli operatori del terzo settore e socio-sanitari impegnati dall’inizio della pandemia per garantire sevizi efficaci e di qualità (supervisione, sostegno psicologico, gruppi di ascolto ecc.)
• Riconoscere i segnali di disagio della comunità e gestirli come obiettivo di prevenzione; in particolare porre attenzione al vissuto degli insegnanti/educatori rispetto alla pandemia
• Accogliere le richieste di aiuto della comunità e strutturare interventi mirati rivolti al miglioramento dei servizi nel territorio
• Lavorare su una strategia comune con tutti gli attori convolti nella risposta all’emergenza