Laboratorio di fotografia...con le emozioni

laboratorio di fotografia
Photo by sarandy westfall on Unsplash

Una collezione di fotografie per raccontarci e conoscerci.

 

A cura della Prof.ssa Alessandra Simonelli, Psicologa, Psicoterapeuta e docente di Psicopatologia dello sviluppo presso l’Università di Padova e Direttrice del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione

INTRODUZIONE

In questa scheda la Prof.ssa Simonelli ci guida in un momento di condivisione volto a rendere gli adolescenti consapevoli del fatto che non sempre le emozioni mostrate sono ben comprese dalle altre persone. È importante imparare non solo a “vedere”, ma a “guardare” con attenzione oltre i limiti di ogni apparenza superficiale

 

Obiettivo:

·   Aiutare i ragazzi/e a comprendere che si possono avere diverse interpretazioni delle stesse emozioni sulla base dei propri vissuti

ATTIVITA' IN SEMPLICI PASSI: 

A) Ad ogni ragazzo/a viene chiesto di fotografare alcune scene di vita quotidiana e/o di comportamenti di persone o animali che, secondo loro rappresentano alcuni stati emotivi salienti, attraverso il comportamento, la postura, la voce ecc

B) Successivamente, ad ognuno viene chiesto di scegliere alcune di queste foto sulla base delle emozioni maggiormente forti, o interessanti, o significative che rappresentano e di spiegare al gruppo i motivi della scelta tramite una descrizione dei dettagli della foto che mettono in luce l’emozione rappresentata

C) Ognuno deve confermare e/o disconfermare la spiegazione della foto scelta dagli altri ragazzi/e, identificando e/o dis-confermando gli elementi a sostegno dell’emozione descritta

D) Si avvia una discussione di gruppo sulle proprie emozioni e sulle emozioni degli altri, anche in considerazione del fatto che non sempre si possono capire precisamente i vissuti emotivi e il modo di sentirsi dell’altro.

Suggerimenti per gli adulti di riferimento:

·     Gli adulti di riferimento dovranno cercare di favorire l’espressione e la discussione di tutti i tipi di emozione (positive e negative) senza enfatizzare troppo le prime a discapito delle seconde, dal momento che alcune emozioni sono socialmente più accettabili rispetto ad altre

·   Gli adulti dovranno comunicare l'idea che tutti gli stati emotivi sono concessi e accettabili, che vanno compresi in se stessi e nell’altro, ma incanalati in pensieri, modalità affettive e comportamenti accettabili al singolo e per il gruppo di appartenenza

·     Gli adulti potranno spingere i ragazzi/e anche a focalizzarsi sulle emozioni non umane, come quelle degli animali, oppure come alcuni stati attivati da un paesaggio, da una pianta, da una situazione ritratta nello scatto, in modo da favorire la riflessione sul fatto che l’emozione è una condizione trasversale alle diverse specie viventi (anche se in forme differenziate) e che l’emozione umana può essere attivata da una variegata tipologia di situazioni anche non relazionali

 

DURATA

 120 minuti.

 

MATERIALI

Fogli, matite, macchina fotografica o cellulare per fotografare i volti dei ragazzi/e.





 

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