Sonno per età: cosa serve dai neonati agli adolescenti

Dormire occupa da un quarto a un terzo della nostra vita: dato il tempo così significativo che trascorriamo a riposare, è importante imparare a farlo bene a ogni età. Alcune ricerche mostrano addirittura che, durante la gravidanza, il sonno della madre può avere effetti sullo sviluppo del cervello e sulle capacità socio-emotive del bambino.
Crescendo, i bambini cambiano: cambiano i loro bisogni di sonno e le sfide legate al riposo. Conoscere queste trasformazioni permette a genitori e educatori di creare routine serene e aspettative realistiche, aiutando i bambini a crescere più equilibrati e sereni.
Questo dipende da ciò che serve in ogni fase dello sviluppo. Ora esploriamo insieme le varie tappe, dai neonati agli adolescenti (e oltre):
Neonati (0–12 mesi)
- Cosa accade: Rapida crescita cerebrale; formazione dei cicli sonno-veglia.
- Ore di sonno totali: 12–16 ore, compresi numerosi sonnellini. Routine flessibili e segnali legati a sonno e alimentazione sono fondamentali.
- Bisogni: Routine flessibili e reattive basate sui segnali del sonno. I risvegli notturni sono normali.
- Consiglio: Pratiche di sonno sicuro e rituali calmanti prima dei sonnellini fanno la differenza.
Primi passi (1–3 anni)
- Cosa accade: Maggiore mobilità e indipendenza.
- Ore di sonno totali: 11–14 ore, compreso uno o due sonnellini. La coerenza e oggetti di conforto aiutano con l’ansia da separazione.
- Bisogni: Uno o due sonnellini; la regolarità è fondamentale man mano che aumenta l’indipendenza e la resistenza al sonno.
- Consiglio: Usare routine prevedibili per la nanna e oggetti rassicuranti, come una coperta speciale o un pupazzo.
Età prescolare (3–5 anni)
- Cosa accade: Sviluppo del pensiero immaginativo e maggiore interazione sociale.
- Ore di sonno totali: 10–13 ore. Possono emergere paure della nanna e resistenze, che richiedono rassicurazioni calme.
- Sfide: Incubi, paure al momento di dormire, lotte di potere.
- Consiglio: Evitare contenuti spaventosi, mantenere luci soffuse e offrire piccole scelte (“Vuoi il pigiama blu o quello rosso?”).
Bambini (6–12 anni)
- Cosa accade: Espansione cognitiva e maggiori richieste scolastiche.
- Ore di sonno totali: 9–12 ore. Possono comparire difficoltà legate a stress, tempo davanti agli schermi o troppi impegni.
- Sfide: Compiti, schermi, sovrastimolazione o ansia che ritardano la nanna.
- Consiglio: Mantenere una routine regolare anche durante le vacanze scolastiche e creare momenti serali senza tecnologia.
Adolescenti (13–18 anni)
- Cosa accade: I ritmi circadiani si spostano, portandoli naturalmente ad avere sonno più tardi.
- Ore di sonno totali: 8–12 ore, ma molti non ne dormono abbastanza. Pressione scolastica e social media spesso interferisce con il sonno.
- Sfide: Lo spostamento biologico del sonno li porta a sentirsi stanchi più tardi, ma la scuola inizia presto.
- Consiglio: Lasciarli dormire di più nei weekend, sostenere orari scolastici più flessibili e parlare del sonno come di una pratica di cura di sé, non come di un obbligo.
Giovani adulti (18–25 anni)
- Cosa accade: Transizione verso l’indipendenza con nuove responsabilità.
- Ore di sonno totali: 7–9 ore. Il sonno tende a diventare irregolare a causa dei cambiamenti nello stile di vita e dell’aumento del tempo davanti agli schermi.
L’importanza dei sonnellini
Nei primi anni di vita i sonnellini sono fondamentali perché aiutano la memoria, regolano le emozioni e favoriscono la crescita. Un riposino subito dopo aver appreso nuove informazioni aumenta la capacità di ricordarle, mentre durante il sonno profondo viene rilasciato l’ormone della crescita, essenziale per lo sviluppo fisico. Con l’età, i sonnellini diminuiscono – di solito dopo i cinque anni – ma possono restare utili per ricaricare le energie. Quando non sono più necessari, è comunque importante prevedere un momento di “quiet time”, un periodo calmo senza stimoli, che permette al cervello di riposare e di recuperare.
Il sonno evolve insieme ai bambini: dai neonati che dormono molte ore e fanno frequenti sonnellini, fino agli adolescenti che hanno bisogno di routine diverse. Conoscere e rispettare queste esigenze permette ad adulti di riferimento ed educatori di adattare le abitudini quotidiane, aiutando i bambini a crescere più sereni, equilibrati e in salute.